Articolo tratto da "LA MOTO" del 7 giugno 1934
(collezione Ceschiat)

Il vittorioso debutto di Pagani in sella alla Miller 250. Nello Pagani, corridore ormai maturo per farsi pronosticare un avvenire brillante, ha portato da maestro alla vittoria la nuovissima Miller 250 dei Fratelli Balsamo.
Questa quarto di litro non ha trovato chi potesse minacciarla, e, balzata in testa all'inizio, non è più stata raggiunta. La Linx dell'ottimo Mangione di Roma, più che attaccare Pagani, si è dovuta difendere dagli attacchi dell'ancora sfortunato Serafini, in principio, di Spazzoli quindi, di Cavacciuti poi, allorquando il piacentino (che ritardato da una caduta all'inizio aveva perduto più di un giro) rinvenne fortissimo sul finire della gara.
Forse perchè non è stata impegnata, la Miller per circa dieci secondi ha segnato un tempo inferiore alla Benelli di Rossetti od alla M. M. di Lama. Ma questo particolare assume ben poca importanza quando si voglia considerare che il valoroso Pagani, mai messo alla frusta dagli antagonisti diretti e continuamente tenuto a freno dalle segnalazioni del suo box, non potè in alcun momento sfruttare al massimo le possibilità del motore nè dar sfogo all'esuberanza del suo temperamento.
Nondimeno i segreti fanno presto a trapelare e sappiamo che la 250 Miller, provata dallo stesso Pagani sull'autodromo di Monza, ha raggiunto delle prove soddisfacentissime. I Balsamo ci hanno dunque preparato un'altra gradevole sorpresa e la categoria che invitta ha sempre visto la Guzzi si arricchisce di un'altra macchina indiscutibilmente in possesso degli "atouts" necessari per ripetere il giochetto così ben riuscito nel circuito parmense.
Pagani non da oggi si è rivelato un campioncino. È un ragazzo privo di fronzoli, un lavoratore instancabile d'officina che più che la sua stessa gloria ama le fortune della propria marca. Ecco come sono gli uomini destinati a far strada!

Nello Pagani